Dal suono limpido e preciso, anche se un po’ freddo ed uniforme, il flauto traverso ha nel tempo acquistato una sempre maggiore agilità: da qui la brillantezza del suo timbro, che lo ha reso adatto, per esempio, ad imitare il canto degli uccelli: proprio per questa sua versatilità, anche Beethoven lo ha utilizzato per imitare il canto dell’usignolo nel II tempo della sua Sinfonia Pastorale; Saint Saëns nella “Voliera” del suo Carnevale degli animali e Prokofiev, nella sua fiaba Pierino e il lupo per “l’uccellino”. Il flauto traverso sa inoltre evocare atmosfere serene ed estatiche, come nel Preludio al pomeriggio d’un fauno di Debussy.